Sabato 14 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Ucraina: “Continueremo i negoziati con Mosca solo se si discuterà di cessate il fuoco”

Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ucraino Sybiha: “Mosca chiede la nostra resa”. La Germania ha attivato un piano di fornitura aerea per 3 anni. Repubblica Ceca: “Sostegno a Kiev strategico per un’Europa stabile”

Ucraina: “Continueremo i negoziati con Mosca solo se si discuterà di cessate il fuoco”

Roma, 13 giugno 2025 – "L'Ucraina non è più interessata a proseguire i negoziati con la Federazione russa se non verrà concordato un cessate il fuoco". Lo ha dichiarato il ministro degli

Esteri ucraino, Andrii Sybiha,  sottolineando che Kiev "rimane impegnata negli sforzi di pace". "Abbiamo visto la totale inadeguatezza della delegazione russa, ci chiedono la resa", ha aggiunto su Telegram. Intanto, mentre l’Europa discute del piano di riarmo e sulle strategie per la sicurezza internazionale, la Germania ha assicurato una nuova fornitura aerea triennale a Kiev. Ma Zelensky punta a finire la guerra entro l’anno e assicura: “Non significa che la guerra durerà altri tre anni". 

UKRAINE GERMANY DIPLOMACY
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

“Sforzi Usa per porre fine alla guerra quest’anno”

"Siamo impegnati negli sforzi per la pace. Accogliamo con favore gli sforzi degli Stati Uniti, quelli personali del presidente Donald Trump, per ottenere una pace giusta e una fine alla guerra quest'anno. Perchè la guerra è nel nostro territorio. È la nostra gente che sta soffrendo", ha detto il ministro Sybiha.

Ma la linea tracciata da Zelensky è chiara: il Paese è interessata a continuare i negoziati con la Russia "se includono una discussione sostanziale su un cessate il fuoco". Lo riferisce l'agenzia di stampa Rbc-Ukraine.

Difesa aerea Iris-T dalla Germania: fornitura per 3 anni

Mentre in Europa è iniziata la corsa al riarmo, continuano gli invii di armi e munizioni a Kiev. L'Ucraina "riceverà i nuovi sistemi di difesa aerea Iris-T dalla Germania" in un piano di fornitura che durerà tre anni. Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensk, ha fato sapere in una conferenza stampa con il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. Lo riporta Rbc Ucraina. "Sono grato che abbiamo compreso l'attuazione di questo progetto per i prossimi tre anni”, anche se questo "non significa che la guerra durerà altri tre anni", ha aggiunto Zelenksy. 

Sybiha: "Mosca chiede la nostra resa”

Agli ultimi colloqui a Istanbul, "abbiamo visto la totale inadeguatezza della parte russa, che si è manifestata nel memorandum che hanno consegnato. Non hanno cambiato la retorica fatta di ultimatum. Chiedono la nostra resa", ha evidenziato il capo della diplomazia di Kiev.

"Abbiamo bisogno di negoziati in cui vengano prese decisioni, in cui i problemi vengano risolti", ha aggiunto, ricordando che gli ultimi colloqui hanno almeno condotto a uno scambio di prigionieri di guerra. "La cosa più importante per noi è avvicinarci alla pace (...), ottenere un cessate il fuoco", ha affermato Sybiha.

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Repubblica Ceca: “Sostegno a Kiev strategico per un’Europa stabile”

“Sostenere l'Ucraina nella sua difesa dall'invasore russo non è un atto di carità, ma una necessità strategica per la Repubblica Ceca e per tutti gli altri Paesi dell'Unione europea”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ceco, Jan Lipvasky, all'apertura della seconda giornata della conferenza sulla sicurezza ‘Globsec 2025’ a Praga. “È un investimento nella nostra sicurezza collettiva, nella prosperità e nella credibilità. Un'Ucraina forte e sovrana è essenziale per un'Europa stabile", ha spiegato.

A suo avviso, la determinazione della risposta dei Paesi Ue alla guerra di aggressione intrapresa da Mosca plasmerà il futuro della sicurezza europea. Inoltre, respingere la Russia in Ucraina metterà alla prova la solidità del partenariato transatlantico, da cui dipende la stabilità dell'ordine globale nei prossimi decenni.

Bilaterali a margine del ‘Globsec 2025’ di Praga

Ma nei confronti di Mosca è necessario mantenere anche le contromisure economiche. Lipavsky ha evidenziato l'utilità delle sanzioni finanziarie, considerate uno strumento cruciale per fare pressione sul presidente russo, Vladimir Putin. Ha anche menzionato la proposta della Repubblica Ceca di limitare la circolazione dei diplomatici russi nell'area Schengen, per la quale Praga sta gradualmente ottenendo il sostegno degli altri Stati membri dell'Ue, anche se "c’è ancora una certa riluttanza a essere più decisi nei confronti del Cremlino", ha aggiunto.

Nell'ambito della conferenza ‘Globsec 2025’, Lipavsky incontrerà oggi a Praga l'omologo ucraino, Andriy Sybiha, e, a Palazzo Chernin, i rappresentanti di aziende ceche e organizzazioni non-profit che sostengono lo sforzo militare di Kiev. A margine del forum, il ministro ceco terrà colloqui anche con gli omologhi estone e bulgaro, nonchè con un rappresentante del Vaticano e con il ministro per gli Affari europei francese.

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