
Il giudice Paolo Borsellino. Un suo brano è tra le proposte della Maturità 2025
Roma, 18 giugno 2025 – C’è anche Paolo Borsellino tra le tracce della maturità 2025. A 33 anni dalla strage di via D'Amelio, il ministero dell'Istruzione ha scelto il giudice siciliano tra le tracce per la tipologia C, il tema di attualità. Il brano proposto è tratto da 'I giovani, la mia speranza', pubblicato su Epoca il 14 ottobre 1992, appena 3 mesi dopo l'attentato che il 19 luglio 1992 costò la vita al giudice; riflette sull'importanza della cultura della legalità portata ai giovani come deterrente a lungo termine per la proliferazione della cultura mafiosa. Di seguito la traccia di tipologia C svolta dallo scrittore Marco Buticchi.
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L’uomo diventa eroe perché conosce la paura. Sono convinto che Paolo Borsellino e Giovanni Falcone avessero la netta percezione del pericolo che correvano contrastando l’organizzazione mafiosa mondiale. Ma lo hanno fatto ugualmente, sacrificando la libertà tra scorte armate, spostamenti blindati, alloggi sicuri. Morendo colpiti da mani assassine in attentati dall’enorme potere intimidatorio. Potrebbe venire spontaneo chiedersi chi glielo ha fatto fare. Il senso della giustizia e dello stato, certo, la rettitudine e la correttezza morale, anche. Ma, soprattutto, credere in chi verrà. Ecco il messaggio della loro missione. Tutti si vive per lasciare, altrimenti che senso avrebbe la vita stessa? Il sacrificio di Borsellino e Falcone lascia la ferma convinzione che il futuro esista, anche se minacciato dalla piovra. Loro lasciano la certezza che il mondo che verrà dovrà per forza essere migliore di quello in cui viviamo. Lasciano l’esempio di combattere in nome di un’idea, di lottare perché chi verrà trovi ostacoli meno insormontabili lungo il proprio cammino. Lasciano ai giovani la fiducia in chi si è battuto per il loro diritto più elementare: quello di vivere un’esistenza libera dalle costrizioni dei prepotenti, dei disonesti, degli assassini.
I valori appresi dai giovani son quelli stessi che gli adulti sono capaci di trasmettere loro. Il martirio di due eroi consegna all’avvenire di tutti una luce abbagliante di speranza. Quella stessa speranza che nutrivano Borsellino e Falcone di liberare il mondo dal cancro della mafia. Un desiderio condiviso sino all’estremo sacrificio. A chi verrà il compito di non far mai spegnere quella luce.